Arte e cultura
Villa Varda, il più notevole complesso architettonico del territorio, fu costruita intorno alla seconda metà del ‘400 da una famiglia bergamasca, i Mazzoleni; passò per diverse mani, fino ai baroni Morpurgo, finanzieri e mercanti ebrei triestini, che nell’800 la ristrutturarono ridisegnandone all’inglese l’ampio parco in cui si trovano anche una torre (costruita nel ‘900) utilizzata come ghiacciaia e un piccolo mausoleo di famiglia.
La Cappella, di origini seicentesche, fu ristrutturata in stile neogotico. Una serie di edifici destinati alle attività agricole delinea il complesso: tra questi merita ricordare il “Canevon” (cantina). Per secoli villa Varda fu il centro di una vasta tenuta agricola, prima di passare, alla morte dell’ultimo Villa Varda Morpurgo, alla curia vescovi! e. Acquistata e restaurata dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, oggi è proprietà del Comune di Brugnera, che ne prosegue il recupero avviandola a diventare un polo culturale per tutta l’area liventina. L’edificio è stato recentemente restaurato, riportandolo alle linee originarie e ripristinando il “giardino delle rose”.
Perfettamente leggibile, nonostante le demolizioni avvenute nell’ultimo secolo, è la struttura urbana medievale di Brugnera.