Budoia

Le prime testimonianze di insediamenti nel territorio di Budoia risalgono alla preistoria: si trovano nel sito archeologico di S. Tomè di Dardago, nella vallata del torrente Artugna, a 450 m di altezza, con pareti verticali di roccia costellate di grotte e cenge. Sempre a Dardago è venuta alla luce una necropoli tardo romana e medievale.

Se nel medioevo ricadeva sotto la giurisdizione di Polcenigo, Budoia si affrancò solo dopo la caduta della Repubblica Serenissima. Per secoli mantenne la sua vocazione prevalentemente agricola, con allevamenti di ovini, attività malghive e sfruttamento della montagna, oltre alla produzione di seta. Una tipica professione che ha reso famosi alcuni cittadini di Budoia era quella del tagliapietra; oggi da queste zone provengono invece alcuni tra i più rinomati cuochi e camerieri, impiegati in ogni parte del mondo.

Arte e cultura

Costruita su progetto di Antonio Aprilis a partire dal 1795, la chiesa parrocchiale ha una notevole decorazione che risale a fine ‘800: dipinti murali degli udinesi Lorenzo Bianchini e Leonardo Rigo e del bergamasco Alfredo Marion i da Ponte. La chiesa conserva un bellissimo Cristo Crocifisso in marmo bianco di Carrara, dovuto allo scalpello del vicentino Orazio Marinati (1643-1720), ricco di “pathos”, di accenti naturalistici, di morbidezza nel modellato, e una Adorazione dei pastori, olio su tela di scuola bassanese.

Le statue dei Ss. Andrea e Giacomo sull’altar maggiore sono dello scultore Giuseppe Miniatelli di Stevenà (1884). La chiesa parrocchiale è dominata dal monumentale altare maggiore seicentesco: sulla sua alzata trionfale formata da quattro colonne in avancorpo si aprono tre nicchie ospitanti statue lignee dell’Assunta, di S. Andrea e di S. Lucia (le due ultime opere di Andrea Pigatti da Conegliano, 1709).

L’altare della Madonna, in marmi policromi, è invece settecentesco. Nel soffitto della navata, un affresco del veneziano Giovanni Carlo Bevilacqua (1823) raffigura la Vergine assunta in cielo. Nella chiesetta di S. Martino si trova un affresco, restaurato, di Girolamo del Zocco (1565).

La parrocchiale di S. Lucia di Budoia conserva una settecentesca Sacra Famiglia e una pala di Sebastiano Valvasori (1786); nella chiesetta di S. Lucia in Colle è affiorato, durante i recenti lavori di restauro, uno splendido affresco di Gianfrancesco da Tolmezzo (fine del secolo XV) con la raffigurazione del Martirio di S. A Dardago, la Pieve di S. Maria Maggiore, costruita nell’Ottocento in forme neoclassiche, S. Maria Maggiore di Dardago.

Feste tradizionali

  • Tra le manifestazioni tradizionali di Budoia va segnalata soprattutto l’importante Festa dei funghi e dell’ambiente, che si svolge a metà settembre ed è accompagnata da un ricco programma di manifestazioni culturali, mostre e convegni....