Mansuè

Pur essendo un tipico Comune del Nordest, Mansuè non ha abbandonato le sue tradizionali radici di paese agricolo. Vi si possono così ritrovare aziende agricole che offrono le produzioni tipiche della campagna (come il formaggio pecorino e la ricotta).
Rinomate e numerose sono anche le cantine, dove fanno bella mostra i pregiati vini bianchi e rossi.

Il territorio fu abitato fin dall’antichità: in tempo romano era attraversato da tre strade consolari, la Postumia (148 a.C), la Annia (200 a.C.) e la Claudia Augusta Altinate (15-54 d.C.), che conduceva ai paesi del Nord Europa.

A quest’epoca Mansuè era colonia agricola di Oderzo, subì le invasioni barbariche: scorrerie, inondazioni e pestilenze segnarono un’epoca di degrado che solo sotto il dominio della Serenissima lasciò posto al ritorno di una certa prosperità. La zona fu bonificata e nella zona di Basalghelle alcuni nobili edificarono ville in stile veneziano.

Sotto l’aspetto naturalistico, rimane traccia dell’antica foresta nel bosco planiziale della “Vizza” e delle distese prative nel vastissimo prato noto come Prà dei Gai, con al centro un Casteir. Itinerari e sentieri ecologici si accavallano in questi territori, permettendo un facile turismo domenicale.

Arte e cultura

“Località di interesse letterario”: è con questa indicazione che viene accolto chi entra a Mansuè. Questo piccolo Comune infatti diede i natali a Francesco Dall’Ongaro (Mansuè 19 giugno 1808 – Napoli 10 gennaio 1873), poeta, drammaturgo, prosatore fecondo ed eroe risorgimentale famoso per stornelli patriottici, inni e ballate romantiche ma soprattutto per l’opera teatrale “Il fornaretto di Venezia”.

Altra figura di letterata illustre, che per un lungo periodo fece della villa di Basalghelle il “suo eremo”, è Vittoria Aganoor (Padova 26 maggio 1855 – Roma 7 maggio 1910), poetessa di nobili origini armene che destò ammirazione generale con il suo canzoniere Leggenda Eterna (1900), definito dal Croce “il più bel canzoniere che sia mai stato composto da donna italiana”.

Contemporaneo è invece Nerio De Carlo, germanista, narratore e saggista, nato a Basalghelle nel 1931. La parte più interessante del patrimonio artistico locale è costituita da ville erette in un passato più o meno recente. Villa Carretta-Molin (1605), Villa Calzavara (ora Tomasella), Villa Aganoor (ora Arrigoni), Villa Soldi-Cadorin, Villa Parpinelli (ora Setten), Villa Carmen Frova (ora Tomasella). D’interesse sono anche la parrocchiale di Mansuè, del 1708, e la chiesa dei Ss. Mauro e Macario a Cornarè.

Feste tradizionali