Caneva

Caneva è il primo comune che si incontra inoltrandosi nel territorio della Pedemontana, proveniendo da Sacile. Si estende nella zona del’alto Livenza, dalle prime colline fino ad un’altitudine di 1100 m., e comprende nel suo territorio alquanto articolato anche una parte del fitto Bosco del Cansiglio.

Il Comune è composto da un nucleo centrale e da alcune frazioni ben collegate al centro, ma che nello stesso tempo mantengono distina la loro peculiarità: Stevenà, Fratta, Fiaschetti, Sarone. È sede di numerose attività artigianali, industriali (mobilifici, scatolifici, edilizia) ed estrattive: le cave di carbonato di calcio sono tra le più importanti, soprattutto per la purezza del minerale estratto.

Fiorente è anche l’attività agricola che produce vino, mais e olio.

Non mancano, nei dintorni di Caneva, zone di superba bellezza paesaggistica, ad iniziare dal bosco del Cansiglio (dove è visibile il famoso “Bus de la Lum”); altri luoghi notevoli si trovano a Crosetta e in località Santissima, lungo la strada che porta a Polcenigo, dove si possono ammirare le sorgenti del fiume Livenza; sul Col de San Martin sono disponibili diverse aree attrezzate per le escursioni. Di interesse è infine la zona della Sorgenti Molinetto.

Arte e cultura

L’attuale insediamento è dominato dal colle, da cui si gode una magnifica vista sulla pianura veneta e dove sono ancora visibili i resti dell’antico Castello (fortificazione risalente all’alto Medioevo erimasto in uso fino al secolo XVIII), accanto al quale si trova la piccola chiesa dedicata a Santa Lucia.

Oltre al Castello, di interesse artistico è la chiesa parrocchiale, in stile lombardo, del 1822: in una cappella è collocato un mirabile trittico su tavola (San Nicolò, San Rocco, San Sebastiano) dipinto nel 1517 da Francesco da Milano. Villa Rupolo è invece caratteristica per la sua forma a castelletto quattrocentesco, impreziosito da motivi liberty, mentre Villa Zancaner è un bell’esempio di residenza signorile di campagna del ‘700.

La parrocchiale di Sarone conserva un crocifisso ligneo del XV sec. e una teca dell’olio santo il cui sportello dipinto è attribuito a Francesco da Milano. Da non dimenticare è infine la piccola chiesa della Madonna del Carmine, a Stevenà.

Feste tradizionali