Gorgo al Monticano

Il Comune di Gorgo al Monticano è situato tra i centri di Motta di Livenza e Oderzo, e si sviluppa quasi interamente lungo la Ss 53 “Postumia”, importante via di comunicazione che congiunge Treviso con il Veneto orientale.

Il territorio è ricco di storia, come testimonia la presenza di interessanti reperti archeologici, e conobbe insediamenti umani già in epoca romana. Anticamente il paese era chiamato “Gurgus Molendinorum”, vale a dire gorgo- acqua impetuosa- usata per l’industria dei molini. Suburbio di Oderzo, ne seguì per secoli le vicissitudini e nel 1388 entrò a far parte della Repubblica di Venezia e della Podesteria di Motta.

Sotto la Serenissima subì l’invasione degli Ungheri nel 1412 e dei Tedeschi della Lega di Cambrai nel 1511. Dopo tre secoli di tranquillità, dopo la caduta di Venezia austriaci e francesi razziarono alternativamente il territorio spogliando le chiese di tutti gli oggetti preziosi.

L’estrema povertà in cui viveva il sito continuò fino al primo dopoguerra, quando lo sviluppo di numerose attività industriali e artigianali, in particolare nel capoluogo, e la formazione di un nucleo abitativo nuovo, ne hanno mutato totalmente l’aspetto.

Arte e cultura

Pregevoli, a livello artistico, sono le due ville sorte in località Palazzi: villa Foscarini-Cornaro e soprattutto villa Revedin (che ospita l’omonimo hotel e ristorante), eretta sul finire del ‘500 dalla famiglia Morosini e divenuta poi residenza estiva dei nobili Foscarini Cornaro. La villa, che è attorniata da uno splendido parco, fu meta di importanti personalità provenienti da tutta Europa che vi sostavano prima di raggiungere la laguna veneta. Alla caduta della Repubblica venne acquistata dai conti Revedin.

La chiesa parrocchiale di Cavalier, intitolata a S. Daniele Profeta, è una delle più antiche e pregevoli della zona. Fu edificata forse a cavallo tra i secc. XIV-XV: è in stile prevalentemente romanico, ma fu ristrutturata e ampliata negli anni ’20 del secolo scorso. Conserva un bell’affresco quattrocentesco raffigurante S Lucia. Sulle pareti della navata sono stati recentemente scoperti altri diciotto affreschi.

La chiesa di S Martino a Navolè, a tre navate con due cappelle laterali, è di origine medievale ma fu radicalmente ricostruita, lo splendido Trittico di Cima da Conegliano presente in questa chiesa è attualmente conservato presso il Museo d’arte sacra Albino Luciani della Diocesi di Vittorio Veneto.

Il tabernacolo in pietra e marmo sull’altare di S. Giuseppe è forse quello dell’antica parrocchiale, anteriore al ‘700.
La parrocchiale di Gorgo fu anch’essa costruita attorno al ‘500: conserva ricchi paliotti, un’ancona attribuita al Sansovino e una tela del Pittoni.

Il bosco di Cavalier è uno dei pochi boschi planiziali della provincia ed è l’unico rimasto, assieme a quello di Cessarlo, dei 24 esistenti agli inizi del ‘700 nella zona. È ricco di piante autoctone.

Feste tradizionali

  • Festa tradizionale in coincidenza con la festa del santo patrono. Si svolge a partire dall’ultima settimana di luglio al 13 agosto....